venerdì 22 novembre 2019

Religione triste e tragica

Nessun rituale, cerimonia, regola o altra cosa mai concepita o realizzata dagli uomini può cominciare dove finisce la croce: perchè la croce non finisce mai.

La croce è il pagamento continuo ed eterno per tutti i peccati, perciò ogni peccatore che ripone la sua fiducia nella croce viene perdonato sempre e continuamente.

Un credente non può continuare ad essere salvato mediante le opere più di quanto non possa essere salvato da esse all'inizio. 

La croce continua ad avanzare attraverso i secoli con potenza e senza mai fermarsi, e resterà per sempre una testimonianza vivente che gli uomini non possono redimere sè stessi.

E' triste e tragico che perfino molta religione che va sotto il nome di cristianesimo rifiuti l'opera sostitutiva di Cristo, per rimpiazzarlo con qualche forma di giustizia personale attraverso le opere.  

Le chiese che pretendono di agire nel nome del Signore, ma che poi rigettano la sua giustizia in favore di quella dell'uomo, sono colpevoli di stabilire una forma di religiosità che non ha assolutamente alcun potere. 

(cap. 6 "Ammaliati: la giustificazione per fede provata dall'esperienza (Galati 3:1-5)", p. 88)




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