lunedì 21 dicembre 2020

Magnificat!

 Dal «Commento su san Luca» di san Beda il Venerabile, sacerdote

(1, 46-55; CCL 120, 37-39)

Magnificat


    «E Maria disse: L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore» (Lc 1, 46). Dice: il Signore mi ha innalzato con un dono così grande e così inaudito che non è possibile esprimerlo con nessun linguaggio: a stento lo può comprendere il cuore nel profondo. Levo quindi un inno di ringraziamento con tutte le forze della mia anima e mi do, con tutto quello che vivo e sento e comprendo, alla contemplazione della grandezza senza fine di Dio, poiché il mio spirito si allieta della eterna divinità di quel medesimo Gesù, cioè del Salvatore, di cui il mio seno è reso fecondo con una concezione temporale.

    «Perché ha fatto in me cose grandi l'Onnipotente, e santo è il suo nome» (cfr. Lc 1, 49). Si ripensi all'inizio del cantico dove è detto: «L'anima mia magnifica il Signore». Davvero solo quell'anima a cui il Signore si è degnato di fare grandi cose può magnificarlo con lode degna ed esortare quanti sono partecipi della medesima promessa e del medesimo disegno di salvezza: Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome (cfr. Sal 33, 4). Chi trascurerà di magnificare, per quanto sta in lui, il Signore che ha conosciuto e di santificare il nome, «sarà considerato il minimo nel regno dei cieli» (Mt 5, 19).

    Il suo nome poi è detto santo perché con il fastigio della sua singolare potenza trascende ogni creatura ed è di gran lunga al di là di tutto quello che ha fatto.

    «Ha soccorso Israele suo servo, ricordandosi della sua misericordia» (Lc 1, 54). Assai bene dice Israele servo del Signore, cioè ubbidiente e umile, perché da lui fu accolto per essere salvato, secondo quanto dice Osea: Israele è mio servo e io l'ho amato (cfr. Os 11, 1). Colui infatti che disdegna di umiliarsi non può certo essere salvato né dire con il profeta: «Ecco, Dio è il mio aiuto, il Signore mi sostiene» (Sal 53, 6) e: Chiunque diventerà piccolo come un bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli (cfr. Mt 18, 4).

    «Come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre» (Lc 1, 55). Si intende la discendenza spirituale, non carnale, di Abramo; sono compresi, cioè, non solo i generati secondo la carne, ma anche coloro che hanno seguito le orme della sua fede, sia nella circoncisione sia nell'incirconcisione. Anche lui credette quando non era circonciso, e gli fu ascritto a giustizia. La venuta del Salvatore fu promessa ad Abramo e alla sua discendenza, cioè ai figli della promessa, ai quali è detto: «Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa» (Gal 3, 29).

    È da rilevare poi che le madri, quella del Signore e quella di Giovanni, prevengono profetando la nascita dei figli: e questo è bene perché come il peccato ebbe inizio da una donna, così da donne comincino anche i benefici, e come il mondo ebbe la morte per l'inganno di una donna, così da due donne, che a gara profetizzano, gli sia restituita la vita.



mercoledì 9 dicembre 2020

Dieci misteri gloriosi!

Pregate incessantemente! E nutrite la preghiera di Parola di Dio, della sua contemplazione. Così oggi preghiera con il rosario per il combattimento spirituale, con dieci misteri gloriosi, che la strada che avevo da fare a piedi era lunga, ed ho dovuta farla anche a ritroso perchè...hanno rimandato il mio appuntamento al pomeriggio!

Primo mistero glorioso: Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo

Secondo mistero glorioso: Discesa agli Inferi di NSGC

Terzo mistero glorioso: Apparizioni di NSGC

Quarto mistero glorioso: Ascensione al cielo di NSGC

Quinto mistero glorioso: Pentecoste, il dono dello Spirito da parte di NSGC

Sesto mistero glorioso: La nascita della Chiesa di NSGC

Settimo mistero glorioso: Il martirio di Stefano, a immagine di NSGC

Ottavo mistero glorioso: La conversione di Paolo, apostolo delle genti per volere di NSGC

Nono mistero glorioso: I viaggi missionari di Paolo, apostolo delle genti per volere di NSGC

Decimo mistero glorioso: Maria Assunta e Regina del cielo, per volere di NSGC




martedì 8 dicembre 2020

Impariamo a dire "si" al Signore!

'Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l’angelo partì da lei.'

Vangelo secondo Luca 1:38




Che cosa c'è dall'Altro Lato del Tuo “Sì”?

Maria lo fa sembrare così facile. L'angelo Gabriele le dice che darà alla luce il Figlio di Dio, e lei risponde con l'immediata resa al suo ruolo nel piano di Dio. Cosa stava pensando Maria? Non aveva alcuna garanzia di un esito confortevole. Una vergine fidanzata e promessa sposa, probabilmente sapeva quanto sarebbe stato difficile dare alla luce e crescere Gesù. L'unica certezza che Maria ha ricevuto è stata la Parola di Dio, ed è stato sufficiente per lei dire “sì.”

In 1 Pietro 1, l'apostolo Pietro dice che attraverso le prove che affrontiamo, la genuinità della nostra fede è rivelata. Dio chiede spesso la nostra fiducia attraverso circostanze difficili, scomode e apparentemente impossibili. Ma quante volte rispondiamo come Maria? Può essere facile lasciare che il nostro interrogarsi su Dio interferisca con ciò che Lui desidera fare in noi e attraverso di noi. Potremmo voler essere raffinati, ma siamo disposti a dire “sì” a Dio e ad attraversare il fuoco?

Maria non riusciva a capire tutto ciò che c'era dall'altra parte della sua risposta a Dio, ma si fidava di Lui. Di conseguenza, Dio ha portato Gesù al mondo attraverso Maria, offrendoci il perdono per i nostri peccati e riparando la frattura nella nostra relazione con Dio.

Durante questo periodo di Natale, rifletti sulla risposta di Maria al piano di Dio per la nascita di Gesù. Quale compito impegnativo ha posto Dio nel tuo cuore? Sia che si tratti di rompere una relazione o di uscire con fede per camminare nello scopo che Egli ti ha dato, sii fiducioso/a sapendo che dall'altra parte del tuo “sì” a Dio cè un risultato più grande di quanto tu possa immaginare.


Preghiera: Padre, confido che la Tua volontà è perfetta. Prego che Tu possa porre i Tuoi desideri nel mio cuore, allineando i miei sogni con i Tuoi. Grazie per l'esempio che Tu mi hai dato in Maria. Per favore dammi la saggezza, il coraggio e la fede di cui ho bisogno per dire “sì” al Tuo piano per la mia vita.

Maria è il Paradiso dell'Incarnazione

MARIA IMMACOLATA È IL PARADISO DELL'INCARNAZIONE

Prima di fare l'uomo, Dio formò l'Eden, un giardino di delizie bello come solo Egli sa farlo. In quel Paradiso della Creazione si celebrarono le prime nozze dell'uomo e della donna. Ma l'uomo non volle altre benedizioni che quelle corrispondenti alla sua più bassa natura. Non soltanto perdette la sua Felicità, ma ferì persino la sua stessa mente e volontà. Allora Dio progettò la ricreazione o redenzione dell'uomo. 

Ma prima, volle fare un altro Giardino. Questo nuovo Giardino non sarebbe stato di terra, ma di carne; sarebbe stato un Giardino sul cui ingresso non sarebbe mai stata scritta la parola "peccato", un Giardino in cui non sarebbero cresciute le erbacce della ribellione per soffocare i fiori della Grazia; un Giardino dal quale sarebbero sgorgati i quattro fiumi della Redenzione per i quattro angoli della terra, un Giardino così Puro che il Padre Celeste non si sarebbe vergognato di mandarvi il Figlio Suo, e questo "Paradiso recinto di carne che doveva essere coltivato da Cristo Nuovo Adamo" era Maria, la Nostra Madre Benedetta. 

Come l'Eden fu il Paradiso della Creazione così Maria è il Paradiso dell'Incarnazione. In Lei come in un Giardino vennero celebrate le prime nozze tra Dio e l'uomo. 

Quanto più ci si avvicina al fuoco, tanto più se ne sente il calore: quanto più ci si avvicina a Dio, tanto maggiore è la purezza. Ma siccome nessuno fu più vicino a Dio della Donna i cui portali umani Egli valicò per venire su questa terra, nessuno poteva essere più puro di Maria. Questa sua Speciale Purezza la chiamiamo "Immacolata Concezione". 

(Fulton J. Sheen, da "Maria Primo Amore del Mondo")




domenica 6 dicembre 2020

Il divorzio del Cristo dalla Croce

Il nostro è il tempo del grande divorzio di Cristo  dalla Sua Croce...

Le parole sporche hanno generalmente quattro lettere, ma l'unica parola da cui la società educata si allontana sempre di più è una parola di cinque lettere: CROCE. 

La nuova schizofrenia nella religione può essere chiamata staurofobia o "paura della croce". Cristo è stato strappato dalla Sua Croce. Cristo è da una parte, la Croce è dall'altra. Così, abbiamo un Cristo senza Croce e una Croce senza Cristo. 

Il Cristo senza la Croce non può salvare, perché rappresenta l'effeminatezza, il permissivismo e un Gesù Superstar che usa la musica per consolare la sconfitta. 

La Croce senza il Cristo non può salvare, perché rappresenta Dachau, Auschwitz, i campi di concentramento, la pigiatura degli individui come l'uva per fare il vino collettivo dello Stato. 

(Fulton J. Sheen, da "Those Mysterious Priests" 1974)



sabato 5 dicembre 2020

Popolus Sion - Seconda Domenica di Avvento

Nella tradizione liturgica, ogni Domenica di Avvento prende il nome dalla sua antifona di ingresso, che veniva cantata in lingua latina. Oggi forse qualcuno si ricorda del nome di domenica prossima (Gaudete) a motivo del colore liturgico rosa, insolito quindi, che i presbiteri possono indossare e che spinge alla spiegazione di questo.

Il nome tradizionale di questa seconda domenica di Avvento invece è Popolus Sion, derivante per l'appunto dall'antifona:

Populus Sion, ecce Dominus veniet ad salvandas gentes

In questa domenica infatti si legge nel Vangelo della figura del Battista, del Precursore, che predica alle genti, che le invita alla conversione, al pentimento dei propri peccati, a riscoprirsi per quello che è davvero: Popolo di Dio, Popolo del Signore, Popolo dell'Eterno. E non una massa tutta uguale di diseredati, dalla vita, dalla storia, ma soprattutto dalle proprie scelte rassegnate, dalla stanchezza della ripetitività del proprio peccato personale. 

Leggo una grande vicinanza con quanto stiamo vivendo oggi, in un momento in cui la fede è fortemente sotto attacco, a partire dallo stesso diritto di professarla! Di professarla liberamente, di affermarsi come Popolo di Dio. 

Da sempre il principe di questo mondo è quello che ci vuole servi del nostro peccato, popolo imbelle e rassegnato, popolo senza speranza, popolo senza prospettiva. Lo fa indicandoci il peccato, il male come bene, travestendosi da angelo di luce, illudendoci, cercando di illudere noi come illuse la nostra madre Eva nell'Eden. Non ti preoccupare, se mangerai il frutto che ti porgo, ti si apriranno gli occhi, sarai felice, godrai di ogni bene. 

Sappiamo tutti come sia andata a finire, come siano finiti Eva, Adamo, e tutta l'umanità dietro di loro. Ma è venuto Cristo, ed in Cristo abbiamo la possibilità di rovesciare le sorti! Ma dobbiamo fare quello che dice il Battista. Smettere di nutrirci delle cose del mondo e nutrirci soltanto della provvidenza di Dio! Smettere di sperare nei poteri e nelle provvidenze del mondo e guardare solo e soltanto a Dio ed al suo Vangelo di salvezza. Smettere di obbedire ai comandi dei principi di questo mondo, che vengono e tornano al Maligno, ed obbedire solo e soltanto alla Parola di Dio, che è la sola Verita, la sola Via per ottenere la Vita eterna.

Profittiamo di questo tempo di Avvento, tempo favorevole, tempo di salvezza, per rivedere tutte le nostre scelte, tutta la nostra vita. O avremo solo quello che ci saremo meritati con i nostri comportamenti. Quello che avevano le persone che si recavano dal Battista. Tristezza, rassegnazione, insoddisfazione, mascherate magari dalla falsità del peccato.

A NOI LA SCELTA. 



Il grande scambio. Il mistero del Natale.

Il Grande Scambio

Gesù venne sulla terra per darci i doni di accettazione, pace, guarigione e perdono, ma quei doni non erano a buon mercato. Non potremmo mai permetterci di pagare ciò che Gesù è venuto a darci, e grazie a Dio, non abbiamo bisogno di farlo. Dio ora ci accetta, non a causa del nostro buon comportamento, ma perché Gesù ha pagato il prezzo sperimentando il più grande rifiuto per noi. Gesù ha scelto di morire per coprire il nostro peccato, vincere la morte e portarci la vita. Il profeta Isaia chiamava i nostri peccati “trasgressioni” e “iniquità” - essenzialmente i nostri crimini e la nostra malvagità. Quei peccati hanno creato un debito che noi non potremmo mai ripagare, ma Gesù, nella Sua perfezione, può. Quando Gesù scelse di nascere in un mondo in cui sarebbe stato ferito e schiacciato, ci portò pace e guarigione.

Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato ; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

Isaia 53:3-5


La profezia di Isaia 53 ritrae il grande scambio di Dio: la vita di Gesù per tutte le nostre vite. Gesù conosceva il costo del Natale, Egli lo abbracciò in modo che noi potessimo abbracciare Lui e la vita eterna che Egli ha reso disponibile per noi. Mentre celebrate in questa stagione, non dimenticate: Possiamo essere perdonati, guariti e liberati, soltanto perché Gesù ha scelto il Natale.

Preghiera: Gesù, non potrò mai ringraziarti abbastanza per aver pagato il prezzo che copre il mio debito. Sarei davvero perso senza di Te. Ti adoro come mia Pace, mio Guaritore e mio Salvatore! Grazie per aver scelto il Natale. Aiutami a ricevere tutto ciò che Sei venuto a darmi e aiutami quindi a condividere quei doni con il mondo che mi circonda.



E' un problema vero l'orario delle messe?

Sono stufo di dialogare e leggere post sull'orario delle celebrazioni.

Il problema esiste, c'è un motivo per cui la tradizione millenaria della chiesa celebra la messa della vigilia, quella dell'aurora e quella del giorno. Un motivo legato alla narrazione biblica ed ai suoi tempi. Ma il problema non è quello, anche perchè, riconosciamolo, il 99% di coloro che si dicono credenti e cattolici manco li conosce questi motivi, e forse anche se li conoscesse preferirebbe ignorarli e accontentarsi di "soddisfare il precetto" (su di chi sia colpa questo stato di fatto, meglio sorvolare). 

Il problema è di fede! La Chiesa, tutta, tutte le confessioni, celebrano l'Incarnazione di Dio nel Figlio, e quello che questa Incarnazione significa. Incarnazione che porterà alla Croce ed alla Redenzione. C'è questa fede? C'è questa consapevolezza? Se non c'è, che la gente "vada a messa" alle 20, alle 21.30 o alle 24 non fa alcuna differenza. 

Se il Natale è la festa del "volemose bene", della condivisione del superfluo, del cenone, che vale discuterne? Con i miei io sto bene sempre, perchè li amo. Non  mi serve un orario. Anche con Dio sto bene, anzi, benissimo, sempre. E sette volte al giorno gli dò lode, come dice il salmista. Ma qui un orario invece mi serve, per la mia poca fede... Mi servono fede, costanza, perseveranza nella preghiera personale e liturgica. 

E qui entra in gioco la politica, sporca, sporchissima, di questo mondo. Vogliono a tutti i costi toglierci la dimensione comunitaria, ecclesiale, liturgica dello stare insieme, del sentirci chiesa, dell'essere il popolo di Dio, per fare fuori gli unici valori che si oppongono al potere, al consumismo, al pensiero unico e conformista. In questo momento usano la scusa del COVID, ma si capisce benissimo dove mirano. Dove mira il Maligno che è dietro di loro. 

NON PRAEVALEBUNT!



mercoledì 2 dicembre 2020

I tre modi della vita di preghiera. Analogie.

Quali sono i tre 3 “modi” della tua vita di preghiera? 

Sul tuo cellulare ci sono diverse modalità tra cui scegliere: modalità silenziosa, modalità vibrazione o modalità suoneria. Anche noi abbiamo bisogno di queste tre modalità nella nostra vita di cristiani! 

Abbiamo bisogno della modalità silenziosa. 

Come possiamo ascoltare Dio se non sappiamo come stare in silenzio? Dobbiamo ammettere che... essere silenziosi a volte è molto difficile per noi. Ma ecco cosa la Bibbia ci incoraggia a fare: “Sta’ in silenzio davanti al SIGNORE, e aspettalo; non adirarti per chi prospera nelle sue imprese, per l’uomo che ha successo nei suoi malvagi progetti.” (Salmo 37:7, NR06).

Abbiamo bisogno della modalità vibrazione... in altre parole, dare allo Spirito Santo la possibilità di avvertirci internamente in modo permanente. Egli è il nostro Consigliere, il miglior Consigliere: “Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli sesso per noi con sospiri ineffabili;” (Romani 8:26, NR06).

Abbiamo bisogno della modalità suoneria... cioè della modalità di preghiera quando parliamo a Dio ad alta voce: “Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.” (Filippesi 4:6, NR06).

Dobbiamo imparare a integrare tutte e tre queste possibilità nella nostra vita di preghiera! 

Infatti, c'è una modalità in più sui nostri cellulari... ma è una modalità che dovremmo evitare a tutti i costi nel nostro rapporto con Dio. La modalità aereo (scollegato)! Quando siamo in questa modalità, non possiamo ricevere o inviare chiamate, messaggi, niente di niente... 

Caro amico, rimani in contatto con il Signore attraverso lo Spirito Santo che vive in te! 

Grazie di esistere, 

Eric Célérier 



Riflessione sul peccato, di Fulton Sheen

 "Rabbini, pastori e preti hanno smesso di parlare del peccato. Gli avvocati lo hanno preso e hanno trasformato il peccato in un crimine, e infine gli psichiatri lo hanno trasformato in un complesso. Il risultato è che nessuno è un peccatore."


"La cosa peggiore al mondo non è il peccato ma negare di essere peccatori; questo è un peccato imperdonabile."


"Fin quando crederemo di essere buoni non potremo mai trovare Dio."


"L'accettazione della filosofia che nega il peccato o la colpa personale facendo di ogni uomo una 'brava persona' può produrre effetti quanto mai nocivi. Negando il peccato, la 'brava persona' rende impossibile la guarigione. Il peccato è molto grave e la tragedia è resa più grave dal nostro rifiuto di riconoscerci peccatori. Se il cieco nega di essere ceco, come potrà mai vedere? Il peccato veramente imperdonabile è la negazione del peccato, poiché, naturalmente, non rimane più nulla da perdonare."


(Fulton J. Sheen)

martedì 1 dicembre 2020

Le tre venute di Cristo #OraEtLabora

 Conosciamo una triplice venuta del Signore. Una venuta occulta si colloca infatti tra le altre due che sono manifeste. Nella prima il Verbo fu visto sulla terra e si intrattenne con gli uomini, quando, come egli stesso afferma, lo videro e lo odiarono. Nell'ultima venuta «ogni uomo vedrà la salvezza di Dio» (Lc 3, 6) e vedranno colui che trafissero (cfr. Gv 19, 37). Occulta è invece la venuta intermedia, in cui solo gli eletti lo vedono entro se stessi, e le loro anime ne sono salvate.

    Nella prima venuta dunque egli venne nella debolezza della carne, in questa intermedia viene nella potenza dello Spirito, nell'ultima verrà nella maestà della gloria.

    Quindi questa venuta intermedia è, per così dire, una via che unisce la prima all'ultima: nella prima Cristo fu nostra redenzione, nell'ultima si manifesterà come nostra vita, in questa è nostro riposo e nostra consolazione.

    Ma perché ad alcuno non sembrino per caso cose inventate quelle che stiamo dicendo di questa venuta intermedia, ascoltate lui: Se uno mi ama, - dice - conserverà la mia parola: e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui (cfr. Gv 14, 23). Ma che cosa significa: Se uno mi ama, conserverà la mia parola? Ho letto infatti altrove: Chi teme Dio, opererà il bene (cfr. Sir 15, 1), ma di chi ama è detto qualcosa di più: che conserverà la parola di Dio. Dove si deve conservare? Senza dubbio nel cuore, come dice il Profeta: «Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato» (Sal 118, 11).

    Poiché sono beati coloro che custodiscono la parola di Dio, tu custodiscila in modo che scenda nel profondo della tua anima e si trasfonda nei tuoi affetti e nei tuoi costumi. Nutriti di questo bene e ne trarrà delizia e forza la tua anima. Non dimenticare di cibarti del tuo pane, perché il tuo cuore non diventi arido e la tua anima sia ben nutrita del cibo sostanzioso.

    Se conserverai così la parola di Dio, non c'è dubbio che tu pure sarai conservato da essa. Verrà a te il Figlio con il Padre, verrà il grande Profeta che rinnoverà Gerusalemme e farà nuove tutte le cose. Questa sua venuta intermedia farà in modo che «come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste» (1 Cor 15, 49). Come il vecchio Adamo si diffuse per tutto l'uomo occupandolo interamente, così ora lo occupi interamente Cristo, che tutto l'ha creato, tutto l'ha redento e tutto lo glorificherà.

Bernardo, Abate

Mercoledì I di Avvento

Ufficio delle Letture



Cristificazione

 Occorre "cristificarsi", diceva Giacomo Alberione. Cosa significa "cristificarsi"?  Non certo, io credo, semplicemente ...