sabato 4 gennaio 2020

Dio si fa perfetto uomo e sconfigge il dragone infernale #OraEtLabora #UfficiodelleLetture #Maranathà

Dio si fa perfetto uomo, non cambiando nulla di quanto è proprio della natura umana, tolto, si intende il peccato, che del resto non le appartiene. 
Si fa uomo per provocare il dragone infernale avido e impaziente di divorare la sua preda cioè l'umanità del Cristo. Cristo in effetti, gli dà in pasto la sua carne. 
Quella carne però doveva tramutarsi per il diavolo in veleno. 

La carne abbatteva totalmente il mostro con la potenza della divinità che in essa si celava. Per la natura umana, invece, sarebbe stata il rimedio, perché l'avrebbe riportata alla grazia originale con la forza della divinità in essa presente.

Come infatti il dragone, avendo istillato il suo veleno nell'albero della scienza, aveva rovinato il genere umano, facendoglielo gustare, così il medesimo, presumendo divorare la carne del Signore, fu rovinato e spodestato per la potenza della divinità che era in essa.

Ma il grande mistero dell'incarnazione divina rimane pur sempre un mistero. In effetti come può il Verbo, che con la sua persona è essenzialmente nella carne, essere al tempo stesso come persona ed essenzialmente tutto nel Padre? Così come può lo stesso Verbo, totalmente Dio per natura, diventare totalmente uomo per natura? E questo senza abdicare per niente né alla natura divina, per cui è Dio, né alla nostra, per cui è divenuto uomo?

Soltanto la fede arriva a questi misteri, essa che è la sostanza e la base di quelle cose che superano ogni comprensione della mente umana.

(Dai «500 Capitoli» di san Massimo il Confessore, abate, Centuria 1,8-13; PG 90,1182-1186)


Dio si fa perfetto uomo e sconfigge il dragone infernale. Ma lo si capisce solo con la fede. Se non si ha questo dono, se non lo si nutre con la preghiera e l'amore per la Parola di Dio, si continua il proprio avvelenarsi con i frutti perversi della scienza umana corrotta dal peccato.

Lasciamo i frutti dell'albero della scienza e nutriamoci solo e soltanto del frutto dell'albero della Croce che è il Cristo!

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