Anzitutto, per chi non lo sapesse, la Messa Crismale è quella, presieduta dal Vescovo Diocesano, a Roma ovviamente dal Papa, che normalmente si celebra con tutto il presbiterio della Diocesi.
Ha due significati, o meglio è caratterizzata da due gesti principali.
Il primo è quello di ribadire l'unità della Chiesa locale che si riunisce nella Cattedrale, nella chiesa principale della Diocesi, attorno al proprio Vescovo. Dopo l'annuncio del Vangelo e l'omelia del Vescovo, i presbiteri rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione sacerdotale.
Il secondo, che dà il nome di Crismale alla celebrazione, è quello della consacrazione degli olii santi, che verrano poi utilizzati nel corso dell'anno per i sacramenti.
Nel dettaglio, il crisma viene usato nel battesimo, nella cresima e nell'ordinazione dei presbiteri e dei vescovi, l'olio dei catecumeni viene usato nel battesimo, l'olio degli infermi viene usato per l'unzione degli infermi.
A prima vista voi potreste dirmi: beh, è tanta gente. All'inizio anche io ho pensato così, ma poi mi sono detto, perchè? Pensando a Roma (ma il discorso vale per qualsiasi Diocesi), il giorno della Domenica delle Palme ho seguito la Messa presieduta dal Papa. Non le ho contate una per una, ma c'erano come minimo una ventina di persone presenti. Oltre al Papa, un cardinale, Comastri, un vescovo, una persona per ogni banco, tutte ad una distanza maggiore di quella considerata "di sicurezza". Più i coristi, il cerimoniere, il diacono, i lettori...
E mi sono chiesto: perchè non si è previsto di fare così anche per la Messa Crismale? Con il Papa a presiedere, uno dei vescovi ausiliari, e la presenza di uno o due preti per i cinque settori della Diocesi, che rinnovassero le promesse a nome di tutti gli altri (che avrebbero seguito la Messa in streaming, alla televisione o come preferivano). E con, a seguire, la benedizione degli oli santi, che poi, a tempo debito ed opportuno, cessata l'emergenza, sarebbero stati fatti arrivare alle parrocchie.
Oltretutto quasi mai la maggior parte dei fedeli di qualsiasi diocesi, specie quelle più piccole, hanno occasione di assistere alla Messa Crismale, e le sue parti sono così belle e significative che la trasmissione in streaming del rito sarebbe stata una occasione da non perdere anche semplicemente per fare una breve catechesi sul sacerdozio ministeriale e sul significato degli oli santi.
L'indicazione è quella di trasferirla ad altra data. Ma secondo la tradizione cattolica il sacerdozio ministeriale è stato istituito il giovedì santo, e qualsiasi altra data venisse scelta, non sarà altrettanto significativo.
La benedizione degli oli è stata inserita di recente, mi pare nel 1955, nel corso della Messa, prima si faceva a parte; ma è comunque un ricordare ai preti ed al Vescovo l'unzione ricevuta per il ministero, motivo per il quale si leggono Isaia 61 ed il brano del Vangelo di Luca che lo riprende.
Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione...
(Isaia 61:1)
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore.
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
(Luca 4:16-21)
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