lunedì 28 settembre 2020

I Santi Arcangeli in breve #OraEtLabora

Nell’Antico Testamento, il profeta Daniele chiama San Michele il principe protettore degli ebrei. È il principe della milizia celeste, guerriero e protettore non solo di ogni credente, ma di tutta la santa Chiesa contro nemici terreni e infernali. Vediamo la sua lotta descritta nel libro dell’Apocalisse: “E ci fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel cielo.” (Ap 12, 7-8). Il vincitore del male è il nostro alleato nella lotta quotidiana contro le forze del male e guida anche l’anima nel momento decisivo della morte.


Gabriele significa “Forza di Dio” o “Dio è la mia protezione”. Il suo nome è citato due volte nella profezia di Daniele. È il messaggero per antonomasia: fu lui ad annunciare la nascita di Giovanni Battista e, ancor di più, il più grande di tutti gli annunci: la nascita di Gesù alla Vergine Maria. Fu lui ad ascoltare il “Fiat” di Maria, da cui il Verbo divino si fece carne. Avendo annunciato a Maria e agli umili pastori il grande mistero di Dio che diventa uomo, fino ad oggi questo Arcangelo ci parla del desiderio di Dio di trovare anche nella nostra vita e nei nostri cuori uno spazio per ricevere gli “annunci” divini per ognuno di noi.


Infine, abbiamo San Raffaele, il cui nome significa “Dio guarisce” o “Medicina di Dio”. Appare nell’Antico Testamento nel libro di Tobia. Ci sono innumerevoli ferite subite dall’umanità, in particolare la cecità che impedisce all’uomo di vedere Dio stesso, il quale in molti modi desidera rivelare il Suo amore fedele all’uomo.



Nessun commento:

Posta un commento

Cristificazione

 Occorre "cristificarsi", diceva Giacomo Alberione. Cosa significa "cristificarsi"?  Non certo, io credo, semplicemente ...