sabato 31 agosto 2019

Hanno fatto del mio campo prediletto un deserto desolato...

Molti pastori hanno devastato la mia vigna,
hanno calpestato il mio campo.
Hanno fatto del mio campo prediletto
un deserto desolato,
lo hanno ridotto una landa deserta,
in uno stato deplorevole;
sta desolato dinanzi a me.
È devastato tutto il paese,
e nessuno se ne dà pensiero.
Su tutte le alture del deserto
giungono devastatori,
poiché il Signore ha una spada che divora,
da un estremo all'altro della terra;
non c'è scampo per nessuno.
Essi hanno seminato grano e mietuto spine,
si sono stancati senz'alcun vantaggio;
restano confusi per il loro raccolto
a causa dell'ira ardente del Signore.

Geremia 12:10-13

Nessuna opera umana può salvare, perchè il cuore dell'uomo non è puro. Solo osservare la Parola di Dio, sine glossa, senza nulla aggiungere o togliere in base alle convenienze umane del momento della storia, può salvare. Solo avere un pensiero che è un tutt'uno con il pensiero di Cristo.

Ma noi vogliamo essere grandi, vogliamo essere apprezzati, vogliamo essere stimati, vogliamo essere considerati dal mondo. Devastiamo la natura di Dio, rigettiamo l'ordine naturale stabilito da Dio, creiamo nuovi ordini naturali, nuovi ordini mondiali...

Otteniamo il plauso del mondo, non certo quello di Dio.

Guai a quei pastori di cui parla il profeta Geremia, loro finiranno nella Geenna, grande sarà la loro punizione, perchè oltre a loro avranno trascinato agli inferi la porzione di gregge di Dio che era loro affidata!

Guai a chi avrà cercato un altro appoggio oltre alla Croce del Cristo, un altra speranza oltre alla Sua Resurrezione, a chi avrà trasformato in idoli il proprio operare, o le proprie opere.




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