sabato 14 settembre 2019

Alcuni hanno deviato... non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza.

Il testo completo del brano della lettera a Timoteo, seconda lettura della Liturgia della Parola di domani. Che i lezionari tagliano come spesso fanno in modo discutibile.


Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso. Vogliono essere dottori della legge , ma in realtà non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza. 

Noi sappiamo che la legge è buona, se uno ne fa un uso legittimo; sappiamo anche che la legge è fatta non per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e gli irreligiosi, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i mercanti di schiavi, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina, secondo il vangelo della gloria del beato Dio, che mi è stato affidato.

Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù, nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità, e la grazia del Signore nostro è sovrabbondata con la fede e con l’amore che è in Cristo Gesù.

Certa è quest’affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. 

Ma per questo mi è stata fatta misericordia, affinché Gesù Cristo dimostrasse in me, per primo, tutta la sua pazienza, e io servissi di esempio a quanti in seguito avrebbero creduto in lui per avere vita eterna. 

Al Re eterno, immortale, invisibile, all’unico Dio, siano onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen. 

Ti ripeto l’esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l’opera di Dio, che è fondata sulla fede. 

Lo scopo di questo incarico è l’amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. 

Prima lettera a Timoteo 1:3-17



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