sabato 21 dicembre 2019

Tu non li perdonare! #OraEtLabora #Maranathà

Il suo paese è pieno di idoli: si prostra davanti all’opera delle sue mani, davanti a ciò che le sue dita hanno fatto. Il suo paese è pieno d’argento e d’oro e ha tesori a non finire; il suo paese è pieno di cavalli e ha carri a non finire. Perciò l’uomo sarà umiliato; ognuno sarà abbassato. Tu non li perdonare. Entra nella roccia e nasconditi nella polvere per sottrarti al terrore del Signore e allo splendore della sua maestà. Lo sguardo altero dell’uomo sarà umiliato e l’orgoglio di ognuno sarà abbassato; il Signore solo sarà esaltato in quel giorno.
Isaia 2:7-11

Ora Media Terza
#OraEtLabora #Maranathà

Non ho mai capito, nè in verità mai apprezzato o amato, l'uso, (una volta tutto cattolico, ora ha preso piede anche in diverse chiese riformate "storiche" preda anche essa della secolarizzazione) di spezzettare la Scrittura, le letture, in modo di togliere di mezzo lo scomodo, i termini ritenuti violenti, i salmi cosiddetti "imprecatori" ecc... E' o non è Parola di Dio anche quella? Non è Dio che non sa parlare, è il nostro cuore indurito e peccaminoso che fa sì che non sappiamo leggere o interpretare correttamente.

Così la lettura breve dell'Ora Terza, cattolica, di oggi, fa un poutpourri di due versetti (e correttamente scrive Cfr. Isaia 2:11-12, perchè nella Parola di Dio un versetto come quello riportato non esiste, commento mio, "alla faccia del rispetto!") e  tralascia quanto precede che serve a capirlo, e che pure sarebbe del tutto in sintonia con il tempo di Avvento.

Il richiamo al Giorno del Signore, che verrà dopo il ritorno glorioso di Cristo e verrà per giudicare i vivi ed i morti, ed umiliare ed abbassare, fino a dove sarà pianto e stridore di denti, secondo la Sua volontà, quelli che (i versetti precedenti) hanno posto la loro fiducia, invece che in Dio e nella Sua Croce, nella ricchezza, nelle opere umane, nei carri e nei cavalli, nelle banche e nelle guerre, negli idoli del denaro, del potere, del benessere, della apparente prosperità. "Tu non li perdonare." dice la Scrittura, e noi lo cancelliamo questo pezzo di versetto, perchè ci è così scomodo, ma così scomodo.

Tu non li perdonare, ossia tu non li considerare un dono per te questi tipi, magari perchè si degnano di dividere con te le briciole del loro benessere.  Tu non li considerare un dono per te, perchè in quel Giorno, che verrà, stanne certo, come un ladro nella notte verrà, quando meno te lo aspetti verrà, essi saranno una delle cause della tua eterna dannazione.

L’alterigia dell’uomo sarà umiliata, e l’orgoglio di ognuno sarà abbassato; il Signore solo sarà esaltato in quel giorno. Gli idoli scompariranno del tutto. Gli uomini entreranno nelle caverne delle rocce e negli antri della terra per sottrarsi al terrore del Signore e allo splendore della sua maestà, quando egli sorgerà per far tremare la terra. In quel giorno gli uomini getteranno ai topi e ai pipistrelli gli idoli d’argento e d’oro che si erano fatti per adorarli; ed entreranno nelle fessure delle rocce e nei crepacci delle rupi per sottrarsi al terrore del Signore e allo splendore della sua maestà, quando egli sorgerà per far tremare la terra. Smettete di confidarvi nell’uomo, nelle cui narici non c’è che un soffio; infatti quale importanza gli si potrebbe attribuire?

Isaia 2:17-22


Maranathà, vieni Signore Gesù!


Nessun commento:

Posta un commento

Cristificazione

 Occorre "cristificarsi", diceva Giacomo Alberione. Cosa significa "cristificarsi"?  Non certo, io credo, semplicemente ...