Giuliana visse tra il 1342 al 1430 circa. Molto pia, tanto da desiderare di condividere la Passione di Cristo, nel maggio del 1373 ammalatasi gravemente ebbe delle visioni del Signore che terminarono appunto quando, qualche mese dopo, quando la giovane donna guarì. Quegli incontri spirituali furono poi riportarti nel libro “Rivelazioni dell’Amore Divino" da cui sappiamo che fu Gesù stesso ad affidare quelle parole alla mistica: “Tutto andrà bene”. “All shall be well”, le disse con infinita tenerezza, sottolineando al tempo stesso quanto dolore e sofferenza procuri il peccato.
(da Avvenire.it)
Un'immagine di Giuliana di Norwich all'esterno della Cattedrale di Norwich - Matt Brown, Flickr |
La Vergine Maria viene da lei presentata come un’icona del nostro destino di figli di Dio. “Quanto a dignità e pienezza, Lei è al di sopra di tutto ciò che Dio ha creato. Perché più in alto di Lei non c’è niente se non la beata umanità di Cristo”. (Cap. 4). Maria era sotto la croce al momento della Passione del Figlio, ed ora è con Lui nella gloria dei cieli. Elenca le virtù di Maria che sono mostrate agli uomini: sapienza e rettitudine, umiltà, povertà, stupore e riverenza. Sotto la Croce Maria è in comunione con il dolore del figlio e soffre insieme a Lui “poiché Cristo e Lei erano così uniti nell’amore, la grandezza del suo amore fu la causa della grandezza del suo dolore “(Cap. 18).
La mistica visse in un’epoca segnata da guerre e pestilenze, epoca in cui la Chiesa attraversava un periodo difficile. La sua spiritualità era una spiritualità per un tempo di crisi e per questo suscitò l’interesse di tantissimi lettori. I temi della teologia di Giuliana sono sul solco della tradizione cristiana, incluso quello tanto esaltato della “maternità di Dio”.
Nelle sue pagine vediamo un’immagine di Dio che è Padre e Madre, sempre all’opera perché tutto volga al bene; e dall’altra emerge un senso di gioia, fiducia e serenità di cui abbiamo tanto bisogno in questo momento in cui il mondo è messo a dura prova dall’epidemia del Coronavirus!
Nessun commento:
Posta un commento