lunedì 23 marzo 2020

All shall be well, Andrà tutto bene #OraEtLabora #PregateIncessantemente

In questi giorni la leggiamo un po’ ovunque e forse la scriviamo noi stessi. “Andrà tutto bene” è un po’ la frase slogan dell’emergenza in cui siamo immersi. Un motto che vuole essere un invito a non perdersi d’animo di fronte all’incertezza di quel che sarà. Un richiamo al valore della speranza, che non finisce mai. Difficile però stabilire dove sia andato a cercare la citazione chi l’ha postata per primo. Di sicuro la frase ha un’origine religiosa, mistica. Ci rimanda alla storia della beata Giuliana di Norwich, la cui statua campeggia sulla facciata della Cattedrale anglicana della città inglese.

Giuliana visse tra il 1342 al 1430 circa. Molto pia, tanto da desiderare di condividere la Passione di Cristo, nel maggio del 1373 ammalatasi gravemente ebbe delle visioni del Signore che terminarono appunto quando, qualche mese dopo, quando la giovane donna guarì. Quegli incontri spirituali furono poi riportarti nel libro “Rivelazioni dell’Amore Divino" da cui sappiamo che fu Gesù stesso ad affidare quelle parole alla mistica: “Tutto andrà bene”. “All shall be well”, le disse con infinita tenerezza, sottolineando al tempo stesso quanto dolore e sofferenza procuri il peccato.

(da Avvenire.it)

Un'immagine di Giuliana di Norwich all'esterno della Cattedrale di Norwich - Matt Brown, Flickr
Parlò della passione di Gesù con un’alta carica emotiva…. Descrisse il sangue di Cristo come “gocce che cadono dalla grondaia di una casa dopo un forte acquazzone…”. La pelle di Gesù morente è “come una tavola di legno secco e stagionato”. Il Suo Corpo in croce sembra “un panno steso ad asciugare”. Gesù attraverso la croce ci fa capire quando grande sia il suo amore per gli uomini e quanto voglia salvare ogni cosa.

La Vergine Maria viene da lei presentata come un’icona del nostro destino di figli di Dio. “Quanto a dignità e pienezza, Lei è al di sopra di tutto ciò che Dio ha creato. Perché più in alto di Lei non c’è niente se non la beata umanità di Cristo”. (Cap. 4). Maria era sotto la croce al momento della Passione del Figlio, ed ora è con Lui nella gloria dei cieli. Elenca le virtù di Maria che sono mostrate agli uomini: sapienza e rettitudine, umiltà, povertà, stupore e riverenza. Sotto la Croce Maria è in comunione con il dolore del figlio e soffre insieme a Lui “poiché Cristo e Lei erano così uniti nell’amore, la grandezza del suo amore fu la causa della grandezza del suo dolore “(Cap. 18).

La mistica visse in un’epoca segnata da guerre e pestilenze, epoca in cui la Chiesa attraversava un periodo difficile. La sua spiritualità era una spiritualità per un tempo di crisi e per questo suscitò l’interesse di tantissimi lettori. I temi della teologia di Giuliana sono sul solco della tradizione cristiana, incluso quello tanto esaltato della “maternità di Dio”.

Nelle sue pagine vediamo un’immagine di Dio che è Padre e Madre, sempre all’opera perché tutto volga al bene; e dall’altra emerge un senso di gioia, fiducia e serenità di cui abbiamo tanto bisogno in questo momento in cui il mondo è messo a dura prova dall’epidemia del Coronavirus!

(da InTerris.it)


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