mercoledì 13 maggio 2020

La Via della Lana e della Seta, a piedi da Bologna a Prato #OraEtLabora #CantaECammina

La Via della Lana e della Seta è un cammino di 130 chilometri che, partendo da Bologna, considerata per secoli la capitale dei filatoi e della seta, porta a superare l'Appennino Tosco-Emiliano per concludersi a Prato, capitale della lana e tuttora tra le città leader del settore tessile, industriale e non.



A Bologna si sceglie solitamente come punto di partenza o la Madonna di San Luca, o la Piazza Maggiore e la Basilica di San Petronio.

Bologna, Piazza Maggiore
Al centro la Basilica di San Petronio
Le tappe della via toccano Sasso Marconi (dopo 20 km), poi Grizzana Morandi (27 km, consigliata una tappa a Monte Sole), Castiglione dei Pepoli (22 km), Vernio (20 km, in questa tappa si cambia di Regione) ed infine Prato, con un ultima tappa monstre di ben 38 chilometri (si può dividerla in due pernottando a Vaiano).

Prato, il Cavalciotto


Ne parlo su questo blog perchè, camminatore accanito quale sono, oltre che gestore di blog e siti che parlano della Via Francigena e delle vie di Francesco e Benedetto, avrei una voglia matta di tornare a camminare su uno dei tanti bellissimi e ricchissimi percorsi d'Italia e questo, presentato sulla rivista Viaggi e Cammini attualmente in edicola (trimestrale, numero 8, Maggio-Luglio 2020) ha attirato la mia attenzione perchè percorre un tratto di appennino che conosco poco. Conosco molto bene ciò che è alla sua sinistra, guardando la mappa (la Francigena emiliana e lucchese, da Piacenza a Lucca) ed alla sua destra (l'Alto Casentino ed il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, verso Camaldoli, la Verna ed Assisi), ma questa parte centrale non ho mai avuto l'occasione di esplorarla. 

Vernio, la Rocca

Vista la condizione attuale del turismo in Italia, e, consentitemelo, l'assoluta noncuranza ed ignoranza in materia degli attuali politici al governo, spero proprio di riuscire ad averla in un futuro il più prossimo possibile. 

Purtroppo, come dicevano i nostri progenitori, Mala Tempora Currunt. Ma alla speranza va sempre data una possibilità...

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