martedì 30 giugno 2020

Sul Rosario, preghiera biblica #OraEtLabora #Maranathà

Visto il mio essere, oltre che un prete cattolico, comunque un fratello, conoscitore e frequentatore, ma soprattutto fratello e compagno nell'amore per la Sacra Scrittura, di tanti cristiani del mondo riformato, evangelico, in particolare pentecostale, il mio amore per la preghiera del Rosario suscita sovente interrogativi.

Alla fine però gli interrogativi si riducono ad uno, in sostanza, che è quello relativo alla biblicità di questa antichissima forma di preghiera.

Per quanto mi riguarda non è in dubbio, ma mi piace entrare un attimo nel dettaglio.

Per chi non lo sa, si compone solitamente in questo modo. La recita della Professione di Fede (simbolo apostolico o simbolo niceno-costantinopolitano), l'enunciazione del mistero introdotto dalla lettura di un brano della Scrittura, generalmente dei Vangeli, la preghiera del Padre Nostro, la ripetuta (10 volte) preghiera dell'Ave Maria, la preghiera alla Trinità. Questo per 5 volte.

L'essenziale del Rosario è questo. Tutto ciò che precede o segue fa parte delle diversi tradizioni ecclesiastiche, differisce secondo personali "devozioni", e può esserci come non esserci. 

Le obiezioni alla biblicità della preghiera del Rosario sono principalmente due. La seconda parte della preghiera dell'Ave Maria, considerata tradizionale cattolica e non biblica, e gli ultimi due misteri gloriosi (Assunzione di Maria e Maria Regina del Cielo), anche questi considerati un proprio della chiesa cattolica (e con le opportune distinzioni della chiesa ortodossa) e non biblici. 

Chiarisco prima di tutto che personalmente prego il Rosario come ho imparato a fare da mia madre e da mia zia, ovvero nella forma tradizionalmente usata nella chiesa cattolica. 

La seconda parte dell'Ave Maria, tradizionale, non mi fa problemi nella sua formulazione. Maria è parte integrante della Chiesa celeste ed invocarne l'intercessione la trovo cosa buona e giusta. Giacchè la salvezza non me la attendo da lei, ma dal Figlio, che so, credo, che è solo nel Nome di Gesù che sono salvato. Come disse Maria stessa: "Fate tutto quello che Egli vi dirà". 

Quarto e quinto mistero glorioso li prego e li leggo, nella fede, allo stesso modo. Maria era al Cenacolo, Maria era alla Pentecoste, a Maria Gesù disse: Ecco il tuo figlio, intendendo, nel discepolo, ogni discepolo, me compreso. 

Una volta però, parlando con un fratello evangelico di tutto questo, visto che lui era molto attirato da questa forma di preghiera, così viva in me, come altrettanto viva era ed è la preghiera più propriamente biblica, quella del Salterio, non limitato nel mio caso alla proposta del Breviario, della Liturgia delle Ore cattolica, ma estesa a tutto il libro dei Salmi, senza esclusioni o censure, dissi a questo fratello che se si sentiva a disagio con quanto sopra, non era difficile modificarlo in modo da far diventare il tutto ancora più "biblico", diciamo per capirci.

La prima parte dell'Ave Maria riporta il dialogo, biblico, evangelico, tra Maria, l'angelo,la cugina Elisabetta. "Ave Maria piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno Gesù". 
La seconda parte, gli suggerii, poteva farla diventare la risposta di Maria (e nella preghiera la sua personale): "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la Tua Parola".

I cinque misteri gloriosi gli proposi di modificarli così:
Primo: Resurrezione del Signore
Secondo: Discesa agli Inferi
Terzo: Apparizioni del Risorto
Quarto: Ascensione del Signore
Quinto: Pentecoste.

So per certo che questo fratello ha trovato il consiglio utile, e che ogni tanto prega il Rosario nella forma "zacchiana"! Scherzi a parte, magari il consiglio potrebbe tornare utile a qualcuno...

Buona giornata nel Signore e buona preghiera.







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