lunedì 24 agosto 2020

Le tenebre non dureranno sempre sulla terra #OraEtLabora #Maranathà

Io aspetto il Signore , che nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe; in lui ripongo la mia speranza. Eccomi con i figli che il Signore mi ha dati; noi siamo dei segni e dei presagi in Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion. 

Se vi si dice: «Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi? Alla legge! Alla testimonianza!».

Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora! Andrà peregrinando per il paese, affranto e affamato; quando avrà fame, si irriterà e maledirà il suo re e il suo Dio. Volgerà lo sguardo in alto, lo volgerà verso terra, ed ecco, non vedrà che difficoltà, tenebre e oscurità piena d’angoscia; sarà sospinto in mezzo a fitte tenebre. 

Ma le tenebre non dureranno sempre sulla terra che è ora nell’angoscia. 



Come nei tempi passati Dio coprì di obbrobrio il paese di Zabulon e il paese di Neftali, così nei tempi a venire coprirà di gloria la terra vicina al mare , di là dal Giordano, la Galilea dei Gentili.

Isaia 8:17-23

Il profeta Isaia si riferisce a quella che la Bibbia chiama la "Rovina dei regni di Siria e di Israele", all'infedeltà dei capi religiosi, a quella del popolo. All'ingiustizia sociale crescente. Agli idolatri degli alti luoghi, a quelli che vivevano nella ribellione e non erano fedele ai comandi di Dio. Ai dissoluti come a Sodoma e Gomorra, a chi sacrificava i bambini, a chi cercava indovini e negromanti...

Sembravano questi essere la maggioranza della gente, ma il profeta dice di non perdere la speranza, queste cose ci sono sempre state, e sempre ci saranno, a causa del peccato degli uomini.

Ma le tenebre non dureranno sempre sulla terra che è ora nell’angoscia!

Basta che un resto rimanga fedele, che TU rimanga fedele, che TU non ceda alle lusinghe del mondo, che preghi ed invochi il Signore senza stancarti, che solo a lui ti affidi (chi prega con la Liturgia delle Ore confronti la seconda lettura di Giovanni Crisostomo di oggi,i suoi cinque consigli). 

Ed allora nella tua vita comparirà un bambino... Al lamento disperato di Isaia 8, segue la profezia di speranza di Isaia 9, che non a caso leggiamo durante il tempo di Natale.

Il popolo che camminava nelle tenebre vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell’ombra della morte la luce risplende . 

Tu moltiplichi il popolo, tu gli elargisci una gran gioia; esso si rallegra in tua presenza come uno si rallegra al tempo della mietitura, come uno esulta quando spartisce il bottino. Infatti il giogo che gravava su di lui, il bastone che gli percuoteva il dorso, la verga di chi l’opprimeva tu li spezzi, come nel giorno di Madian. 

Difatti ogni calzatura portata dal guerriero nella mischia, ogni mantello sporco di sangue saranno dati alle fiamme, saranno divorati dal fuoco. 

Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, per dare incremento all’impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Isaia 9:1-6

Badiamo però! Questo non sarà senza prezzo, a buon mercato. Quel Bambino avrà la Croce. E la Croce, le croci, non spariranno mai dalla nostra vita finchè saremo in questo mondo. Ma grazie a quel bambino conosciamo la Via, che seguendo la Verità, e solo essa, ci conduce alla Vita. Che è lui stesso: Via, Verità e Vita! 

Occorre combattere per quel Bambino, per la Verità.

Difatti ogni calzatura portata dal guerriero nella mischia, ogni mantello sporco di sangue saranno dati alle fiamme, saranno divorati dal fuoco. 

Occorre essere guerrieri, come dice l'Apostolo Paolo. 

Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 

Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. 

Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 

State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. 

Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. 

Pregate per tutti i santi, e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero del vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, perché lo annunci francamente, come conviene che ne parli.

Lettera agli Efesini 6:10-20

AMEN, AMEN, ALLELUIA!

Nessun commento:

Posta un commento

Cristificazione

 Occorre "cristificarsi", diceva Giacomo Alberione. Cosa significa "cristificarsi"?  Non certo, io credo, semplicemente ...