venerdì 27 marzo 2020

Un grande dono #OraEtLabora

Un gran dono, per me, questo tempo. Certo, mi lamento per il non poter uscire, per il non poter vedere mia figlia Sara, o mia zia, sempre Sara!, quanto vorrei, per il non poter partecipare alla Messa, al culto domenicale come desiderei con tutto me stesso, per non poter uscire con mia moglie, andare a trovare e fare servizi per i miei suoceri, andare al lavoro e parlare con i clienti, con gli amici con cui prendo il caffè, con i negozianti dove vado a fare la spesa...

Ecco, lo vedete? Se ci mettiamo, anche solo due minuti, il quaderno delle lagnanze ci vogliono cinque minuti a riempirlo.

Ma invece guardiamo al positivo. Tanto tempo per pregare, tanto tempo per riflettere sulla propria vita e le proprie scelte, tanto tempo, finalmente, per vivere un tempo di Quaresima, un tempo di Passione, come andrebbe vissuto. Con privazioni, limitazioni, sacrifici, con quelli che mia madre chiamava "fioretti", le piccole rinunce con cui, sia pure minimamente ed in modo imperfetto, il cristiano si unisce agli indicibili tormenti patiti da Nostro Signore Gesù Cristo nella Sua Passione e Morte.

Anche il digiuno eucaristico forzato da questo punto di vista trova un grandissimo senso. Certo, potrei celebrare io, qui a casa, come spesso ho fatto, ma mi sto sforzando di non farlo, per condividere la privazione e la rinuncia di quel popolo Chiesa di cui faccio parte.

Sapete che mi alzo presto, recito le Lodi, poi ascolto la Messa del Papa alle 7, da Santa Marta. E così, ascoltando i suoi commenti alla Parola del giorno, mi riconcilio anche con il mio Vescovo, con il Vescovo di Roma. Su tante cose so di pensarla diversamente da lui, ma ho, lo sento mentre parla, ne sento i toni, le sfumature della voce, la stessa ansia di tornare a Lui, di andare al Signore, di obbedire alla Sua Parola, di conformarmi nel miglior modo mi è possibile, a me, peccatore, a Cristo Signore.

E mi piace il rimanere con lui, con il Papa, in silenzio alla fine della Messa, di fronte a Gesù Eucaristia, a volte pregando silenzioso con la preghiera del cuore, a volte come stamattina pregando l'Ufficio delle Letture. Nel silenzio del mio salotto dove mi sembra di essere nel silenzio della Cappella Maggiore del Seminario Romano, di fronte sempre al Santissimo, con Maria, Madre della Fiducia, che mi osserva dall'alto,e prega con me.

E ringrazio il Signore.

Amen. Sia fatta la Tua volontà.


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