domenica 17 maggio 2020

La famiglia benedetta dal Signore #OraEtLabora #Maranathà

FELICITA' DELLA FAMIGLIA BENEDETTA DAL SIGNORE

Beato l`uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie. Vivrai del lavoro delle tue mani, sarai felice e godrai d`ogni bene.
La tua sposa come vite feconda nell`intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d`ulivo intorno alla tua mensa.

Così sarà benedetto l`uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion!

Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme per tutti i giorni della tua vita. Possa tu vedere i figli dei tuoi figli. Pace su Israele!

Salmi 127 (128)

Domenica VI di Pasqua
Ora Media Nona
#OraEtLabora #Maranathà



Nell'Ora Media Nona della giornata, la salmodia complementare (ossia quella che si legge e si prega quando si è già pregata l'Ora Media Terza o Sesta, o entrambe) propone tra gli altri questo salmo, tratto dai "Cantici delle ascensioni", ovvero la preghiera per il pellegrinaggio che i pii Israeliti facevano alla Città Santa, Gerusalemme (cf. Sal 84,7; Is 30,29). Questi salmi sono chiamati: “Cantici delle ascensioni”, perché suppongono, e supportano spiritualmente, la salita al colle di Sion. Essi sono conosciuti anche come “salmi graduali”, essendo 15, come i gradini d’accesso al Tempio di Gerusalemme.
Nel caso che, come mi auguro, vi venga voglia di pregarli sulla Bibbia sono, a seconda della numerazione che segue la traduzione che solitamente utilizzate, i salmi dal 119 al 133, o dal 120 al 134. 

Sant'Agostino scriveva di questi salmi: «È la voce di chi sale e canta: canta il suo amore filiale per la Gerusalemme celeste. Verso questa sospiriamo, mentre continuiamo a salire; in lei ci allieteremo, al termine del nostro cammino!… Non contare sui tuoi piedi per salire e non temere che siano i tuoi piedi a farti allontanare: se ami Dio, sali; se ami il secolo presente, cadi. Quindi questi salmi graduali sono dei cantici d’amore e sono animati da un santo desiderio».

Alcune considerazioni. La prima: la felicità umana è la coscienza di camminare verso la casa del Signore, verso la casa di Dio. Verso la casa di Dio camminavamo in festa... Quale gioia quando mi dissero: "Andiamo alla casa del Signore...". Perchè la vera gioia, la vera pace, non è quella che dà il mondo, ma quella che solo Dio ci può donare.  

La gioia e la pace di questo mondo sono false, fatue, spurie, legate ad elementi come il piacere, il denaro, il potere che quasi sempre sono ottenuti a scapito di altri, o di sistemi ingiusti, prepotenze che nemmeno si vedono o sono chiare, a causa del peccato che obnubila i nostri occhi e le nostre coscienze.

La seconda considerazione: il cammino non si fa da soli; ovvero, ognuno muove un passo dietro l'altro, ma si fa insieme. C'è chi ti sorregge quando ti mancano le forze, chi ti spinge a riposare quando ti si accorcia il fiato, chi ti disseta, chi ti rifocilla. 

Il cammino si fa in famiglia. Ma non una famiglia qualsiasi, la famiglia come voluta da Dio, l'uomo, il marito, la donna, la moglie ed i figli con cui la loro unione è stata benedetta dal Signore. Il salmo è chiarissimo e non si presta ad equivoci. L'uomo, il marito, la sposa, la moglie, come vite feconda, i figli come i virgulti, i tralci nati dalla loro unione. 

Perciò trovo che ci stia bene, ad illustrare questo articolo, la famiglia di Nazareth. Giuseppe, padre putativo ma padre, che si prende cura della moglie e del figlio, la madre, Maria, il Figlio, Gesù, vero Dio e vero Uomo, Figlio di Dio ma anche Figlio dell'Uomo, della stirpe di Davide perchè germoglio innestato nella stirpe di Giuseppe.

Astenetevi dal fare troppe rimuginazioni teologiche. Si chiama mistero, è da accettare per fede senza farsi troppe domande inutili. Giuseppe è veramente e compiutamente padre e Maria è veramente e compiutamente madre.  Prima di Gesù, del figlio nato dal suo grembo verginale, poi di ciascuno di noi, figli nel figlio sotto la Croce. Come il discepolo che egli amava, così ciascuno di noi. A noi esserne degni. 

Non ci sono, non esistono, come va di modo dire oggi, diverse tipi di famiglia. Persino "famiglie singolari" ho sentito dire (come quelli o quelle che si sposano con sè stessi... ebbene si, oggi si fa anche questo!). Esiste la famiglia naturale, più o meno allargata che possa essere, come anche la mia stessa famiglia. Con una coppia di sposi nel Signore ed i figli nati dai loro lombi. 

Perchè per quanto sociologi, antropologi, politici e magistrati possano cianciare, da due maschi o da due femmine nulla e nessuno può essere generato naturalmente. 

Liberi, o meglio "schiavi del mondo e del suo fasullo principe" se la pensate diversamente; negate il progetto di famiglia di Dio come è scritto nella Bibbia, negate l'ispirazione divina della Scrittura, disprezzate lo Spirito (per usare le parole di Gesù), a Dio ne renderete conto a suo tempo. 

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