giovedì 28 maggio 2020

Ogni giorno, fate Eucaristia. Con considerazioni sul nuovo Messale #OraEtLabora #Maranathà

Siate sempre lieti, pregate continuamente, in ogni cosa fate eucarestia; perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
1Tessalonicesi 5:16-18


Ogni mattina, per quanto mi è possibile, celebro la Santa Messa, celebro l'Eucaristia. Dopo l'Eucaristia, prolungo la preghiera con mezz'ora o un'ora (dipende da cosa ho da fare nel resto della giornata) di adorazione eucaristica, accompagnata dalla recita del Rosario. 

Utilizzo per la celebrazione il "vecchio" Nuovo Messale Quotidiano della Marietti, edizione 1984, comprato, lo ricordo ancora, alla libreria di fronte alla Gregoriana, nell'autunno del 1986, prima di iniziare lì il primo anno di studi filosofico-teologici (i primi due da laico, gli altri tre da alunno del Pontificio Seminario Romano Maggiore). 



Perché "vecchio"? Perchè nel frattempo il Messale Romano di cui questo è una riduzione è stato aggiornato nel 2003 e le letture ed i testi biblici sono stati aggiornati secondo la nuova traduzione CEI del 2008. 

Ma a me, lo dico francamente, la nuova traduzione CEI del 2008 non piace granchè, visto che riporta testi (come il famoso Padre Nostro) rivisti più in base alla "sensibilità" del momento che alla fedeltà dovuta dal traduttore ad un testo che non è semplicemente parola di uomo, ma è Parola di Dio. Preferisco per il Nuovo Testamento, e di gran lunga, l'ultima traduzione della Società Biblica Internazionale, quella della Nuova Riveduta (protestante) del 2006. 

Perciò, pur avendo acquistato a suo tempo la nuova edizione del messale cattolico, per celebrare la Messa continuo ad usare il "vecchio" con i testi della traduzione CEI del 1974. Nemmeno questa (come alla fine tutte le traduzioni) è esente da difetti, ma tant'è. 

Ora sta per uscire (ne leggevo oggi online, a cura di Luisella Scrosati), la nuova edizione del Messale Romano, che ha anche essa le sue luci e le sue ombre. La maggior fedeltà al latino originale nelle preghiere eucaristiche è senz'altro un pregio, la pessima traduzione del Padre nostro sicuramente no, e trovo discutibile, come l'autrice dell'articolo, anche la soluzione "di compromesso" adottata per il Gloria. Per non parlare delle "sorelle" aggiunte al Confiteor esclusivamente per giocare a fare i "femministi" fuori tempo massimo... 

Il nuovo Messale sarà in uso a partire dal 4 aprile 2021. Ma vedrete che ci sarà chi, come è avvenuto con il Padre Nostro, giocherà a fare il più papista del papa; con la conseguente cacofonia di chi dice una cosa e chi ne dice un'altra ("non ci indurre in tentazione" - "non ci abbandonare alla tentazione") a cui non sono scampate neppure le messe di Papa Francesco a Santa Marta. Mi aspetto di sentire celebranti che usano una versione della preghiera eucaristica e concelebranti che ne usano un'altra.

Eppure la liturgia è un servizio a Dio, o almeno dovrebbe esserlo. Da rendere nel modo più bello e degno. Ma invece sembra sempre più urgente far contento questo o quell'umano...  

Gli unici sicuramente contenti saranno gli editori dei nuovi testi... 

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